Puma

Maglia Lazio Puma 98/99

La Lazio vincitrice della Coppa Italia 1997/98 e finalista della Coppa UEFA aveva rovinato, con una fase terminale di campionato deludente, il piazzamento finale nell'ultimo campionato. Sergio Cragnotti e tutto lo staff nell'estate 1998 cercano in sede di mercato di rendere più competitiva la squadra. Nell'organigramma societario entra a far parte come Direttore Generale Julio Velasco, indimenticato tecnico argentino che portò la Nazionale italiana di Pallavolo ai vertice mondiali.

La campagna acquisti-cessioni della Lazio è molto dispendiosa. A fronte di ricavi dalle cessioni di 58 miliardi di Lire, ne vengono spesi 134 per gli acquisti.

Vanno via calciatori che hanno garantito qualità e prestigio alla Lazio come Chamot e Jugovic che vanno all'Atletico Madrid, Casiraghi al Chelsea e Fuser al Parma. Vengono a rinforzare la squadra Salas dal River Plate, De La Pena dal Barcellona, Fernando Couto dal Barcellona, Sergio Conceicao dal Porto, Mihajlovic dalla Sampdoria, Stankovic dalla Stella Rossa, Vieri dall'Atletico Madrid. Anche Protti torna alla Lazio dopo il prestito al Napoli, ma a ottobre 1998 è ceduto alla Reggiana.

Le partite estive di preparazione al campionato, alla Coppa Italia e alla Coppa UEFA servono al tecnico Eriksson per capire le caratteristiche dei tanti giocatori acquistati e per dare alla squadra un'inquadratura tattica funzionale. I risultati delle partite non sono brillanti. La Lazio perde con il Panathinaikos ai rigori, con il Leeds sempre ai rigori, con il Benfica per 4-0 e due giocatori si fanno espellere, con il Real Madrid dopo i calci di rigore, con il Deportivo La Coruna, con l'Atletico Madrid, con la Fiorentina, con il Monaco e con l'Universidad Chile. Le uniche vittorie le ottiene con il St Patrick's Athletic e con la Fiorentina nel Trofeo Cirio che la Lazio vince.

Il 29 agosto 1998 la Lazio è attesa da una partita importantissima. E' in palio la Supercoppa italiana, a Torino, contro la Juventus campione d'Italia. Eriksson ha problemi di formazione perchè non sono disponibili sia Nesta che Vieri (I).

Nedved porta in vantaggio la Lazio che seguita ad attaccare per tutta la partita. Solo un dubbio rigore concesso alla Juventus e trasformato da Del Piero a quattro minuti dalla fine, permette ai bianconeri di pareggiare. Ma al 93' un bolide di Sergio Conceicao regala questo importante trofeo alla Lazio.

La Coppa Italia inizia il 9 settembre 1998. La Lazio elimina il Cosenza in doppia partita, 2-1 in casa e 0-2 fuori. Negli ottavi il compito è più difficile perchè è il Milan che si oppone alla Lazio. I biancocelesti si impongono a Roma per 3-1 e pareggiano a San Siro per 1-1. Nei quarti c'è l'altra milanese, l'Inter. All'Olimpico vince la Lazio per 2-1, ma a Milano la partita se l'aggiudica l'Inter per 5-2. Lascerà tante polemiche lo svolgimento di questo math in quanto sul 3-2 per i nerazzurri, risultato che avrebbe permesso alla Lazio di qualificarsi, il gol decisivo dell'Inter nasce da un fallo evidente su Almeyda, da un doppio fuorigioco non segnalato e da una deviazione fondamentale dell'arbitro Ceccarini che mette fuori causa Marchegiani. Il torneo se lo aggiudicherà il Parma.

La prestigiosa Coppa delle Coppe comincia il 17 settembre 1998. La Lazio elimina a fatica il FC Lausanne al primo turno grazie ai gol fatti in trasferta. Pareggia in casa per 1-1 e fuori per 2-2. Al secondo turno trova il FK Partizan Beograd. Nell'incontro casalingo il risultato non si schioda dallo 0-0 e a Belgrado la Lazio trova un clima ostile e una squadra molto difficile da affrontare, anche in considerazione che ancora sono indisponibili Nesta e Vieri (I). La partita, molto combattuta, finisce 2-3 con gol di Salas (rig), Stankovic e Salas.

La squadra da incontrare nei quarti non è pericolosa; è il modesto Panionios NFC di Atene che nulla può di fronte alla compagine biancoceleste. Con uno 0-4 in Grecia e un 3-0 a Roma la Lazio accede alle semifinali. Qui l'aspetta il FC Lokomotiv Moskva. E' un impegno durissimo e la prima partita è a Mosca. Marchegiani è l'eroe della partita con parate magnifiche che spengono l'aggressività dei moscoviti e tengono a galla la Lazio che al 61' aveva subito il gol del vantaggio russo. E' Boksic che al 77', appena entrato in campo, segna alla sua maniera il preziosissimo gol del pareggio. Il ritorno a Roma è decisivo. Le squadre si sfidano sul filo dei nervi. Ognuna è prudente. La Lazio colpisce una traversa con Mihajlovic, il Lokomotiv spinge di più nel finale ma Mancini sale in cattedra e detta i tempi alla squadra. Marchegiani sbroglia da par suo qualche mischia e la Lazio arriva così alla sua seconda finale consecutiva in Europa.

La finale si gioca allo stadio Villa Park di Birmingham e l'avversario è il RCD Mallorca. La città inglese è invasa da tifosi laziali e spagnoli. Al 7' Vieri (I) con uno stupendo colpo di testa porta in vantaggio la squadra romanachen però è raggiunta dopo appena tre minuti da Dani. Il Mallorca manovra di più ed è più propositivo; Marchegiani, comunque, non è troppo impegnato. La Lazio tiene botta, è sorniona e mai rinunciataria. All'81' Nedved gira dal limite il diagonale affilatissimo che regala alla Lazio il preziosissimo trofeo. E' il 19 maggio 1999.

Il campionato inizia il 13 settembre 1998. La Lazio è molto motivata, ma le prime tre partite sono deludenti. Tre pareggi con avversarie non irresistibili e con un gioco che non c'è: Piacenza-Lazio 1-1, Lazio-Bari 0-0 e Perugia-Lazio 2-2. la Lazio si sblocca con il Cagliari, 2-0 e la domenica successiva sbanca San Siro con un clamoroso 3-5 contro l'Inter. Lo score dei gol dimostra la forza dei biancocelesti: 1' Salas, 22' Winter, 36' Sergio Conceicao, 40' R.Mancini, 53' Sergio Conceicao, 74' Nedved, 77' Ventola, 96' Ventola.

Con il Vicenza in casa la Lazio stenta ancora e non va oltre il pareggio, 1-1. L'unica giustificazione può essere data dall'assenza contemporanea dei suoi tre attaccanti. A Salerno la Lazio conosce, 1-0, la prima sconfitta del campionato. All'Olimpico si registra una netta vittoria biancoceleste contro l'Empoli per 4-1 con due gol del difensore Negro e uno ciascuno di Salas e Mancini. La domenica successiva il Venezia al Sant'Elena affonda una Lazio imbelle per due reti a zero. I tifosi laziali presenti contestano il presidente e i giocatori al grido di "mercenari". La serie nera continua a Milano dove i rossoneri vincono per 1-0 con un gol di Leonardo al 92'. Il 29 novembre 1998 si gioca il derby e la Lazio appare decisa a vincere. Al 71' i biancocelesti conducono per 3-1. La partita finisce 3-3 con una Roma ridotta in dieci per l'espulsione di Petruzzi. Il pareggio è la spia di insicurezza e mancanza di raziocinio. Persino il portiere Marchegiani, di solito molto affidabile, fa diversi errori

Il turno successivo pone la Lazio di fronte a un bivio. A Torino l'aspetta la Juventus; se i biancocelesti perdono saranno costretti a disputare un campionato di metà classifica, se vincono potrebbero riconquistare morale e convinzione e battersi per una posizione che giustifichi la faraonica campagna acquisti. All'81' Salas segna il gol della vittoria che fa capire alla Lazio quale sia la sua "mission" nella stagione. Il campionato della Lazio comincia adesso e i successivi risultati stanno a dimostrarlo: otto vittorie consecutive, che con quella contro la Juventus diventano nove, riportano la Lazio in cima. Gioca un calcio meraviglioso e produttivo e la critica e i tifosi sono entusiasti. Lazio-Sampdoria 5-2 con tre gol di Mihajlovic su punizione; Lazio-Udinese 3-1 con un Salas irresistibile; Bologna-Lazio 0-1 con gol di Vieri (I) e una partita sontuosa del sempre più emergente Stankovic; Lazio-Fiorentina 2-0 con il solito gol di Vieri (I) e la solita punizione di Mihajlovic; Parma-Lazio 1-3 in una partita dominata e regolata dai gol di tutti e tre gli attaccanti laziali Salas, R.Mancini e Vieri. La Lazio finisce il girone d'andata al secondo posto dietro la Fiorentina.

Il ritorno comincia sulla stessa falsariga. Lazio-Piacenza 4-1 con gol di Mihajlovic, Salas, Stankovic e R.Mancini; Bari-Lazio 1-3 con un gol di Lombardo e due di Vieri (I); Lazio-Perugia 3-0 con gol di Vieri (I) e due di Salas. La serie di vittorie si interrompe a Cagliari dove la Lazio pareggia per 0-0. In un'intervista del tempo, in modo ermetico, il presidente Cragnotti accenna a notizie in suo possesso che alluderebbero ad un complotto in funzione "antiLazio" di non meglio precisati poteri. La cosa resta lì e lo stesso presidente non insiste.

Lazio-Inter 1-0 con gol di Sergio Conceicao permette alla Lazio di passare in testa alla classifica. Due vittorie consecutive con il Vicenza, 1-2, e con la Salernitana che viene travolta per 6-1, conservano il vantaggio laziale sulle inseguitrici. A Empoli un Lazio abulica e svogliata si fa imporre il pareggio a reti bianche dai toscani che occupano l'ultimo posto in classifica. Dopo questo match la Lazio ha 5 punti di vantaggio su Fiorentina, Parma e Milan. All'Olimpico la Lazio non ha difficoltà a superare il Venezia per 2-0. Il campionato si ferma per una partita della Nazionale e il 3 aprile 1999 la Lazio ospita il Milan. La partita la fa la Lazio e i motivi che hanno portato l'arbitro Cesari ad annullare un gol regolare di Vieri (I) al 1' di gioco resteranno un mistero. Marchegiani non è mai impegnato e alla fine del match i calci d'angolo saranno 14 a 0 a favore dei biancocelesti. Imperdonabile è la sconfitta nel derby dell'11 aprile. Vince la Roma per 1-3 con uno scatenato Del Vecchio. Oltre alla sconfitta la Lazio si troverà senza difesa per le assenze, dovute al numero di ammonizioni e alla espulsione rimediati nel derby, di Nesta, Mihajlovic, Negro e Pancaro. Sono perdite gravissime in un momento topico del campionato e con il Milan che si avvicina. La difesa rimaneggiata paga dazio contro una Juventus molto motivata. Anche la giornata storta di Marchegiani consente ai bianconeri di imporsi per 1-3. Il Milan è ad un punto. La Lazio però non molla. Va a vincere di stretta misura a Genova con la Sampdoria con un gol di Vieri (I) e a Udine più nettamente per 0-3. Quella stessa domenica il Milan vincerà in casa con la Sampdoria per 3-2 con un autogol del sampdoriano Castellini al 95', susseguente ad un corner inesistente dato in favore del Milan. I rossoneri vincono sempre e la Lazio deve fare altrettanto per mantenere il punto di vantaggio. Mancano tre partite alla fine. Lazio-Bologna 2-0 con gol di Almeyda e Vieri (I). La partita decisiva per la vittoria finale si gioca il 15 maggio. E' in programma Fiorentina-Lazio. Sugli spalti è il caos: al comportamento violento di pochi tra i tanti tifosi laziali, fa da contraltare un clima molto ostile alla Lazio del pubblico viola. La Fiorentina gioca con il coltello tra i denti e passa presto in vantaggio. Poi fallisce un calcio di rigore dubbio. La Lazio raccoglie le forze e seguita a fare la partita e pareggia con Vieri (I). Poi c'è una clamorosa traversa dello stesso centravanti laziale a Toldo battuto. Il secondo tempo è un monologo dei biancocelesti. Non permettono ai viola di uscire dal loro centrocampo e sfiorano il gol che significherebbe scudetto. Toldo e un gioco difensivo ostruzionistico e feroce non permettono alla Lazio di passare. Quando ci sta per riuscire Salas, il difensore Mirri lo atterra clamorosamente, ma l'arbitro Treossi incredibilmente non fischia. La partita finisce in parità, il Milan ha vinto ancora e gli sarà sufficiente vincere nell'ultima giornata per aggiudicarsi lo scudetto. La Lazio gioca con il Parma all'Olimpico, il Milan va a Perugia. I biancocelesti si impongono per 2-1 con doppietta di Salas, il Milan vince ancora e lo scudetto è suo. Il 7 febbraio la Lazio aveva sette punti di vantaggio. Sugli spalti e in campo c'è tristezza e rabbia. La Lazio si sente vittima di circostanze particolari. Unica consolazione la Coppa delle Coppe vinta dalla Lazio quattro giorni prima e mostrata ai tifosi prima della partita. Naturalmente la Lazio è ammessa alla UEFA Champions League 1999-2000.

La Lazio, quindi, è seconda con 69 punti contro i 70 del Milan. Ha vinto 20 partite, ne ha pareggiate 9 e ne ha perse 5. Ha il secondo migliore attacco con 65 reti (la Roma ne ha fatte 69) e la migliore difesa con appena 31 reti subite. Ha anche la migliore differenza reti. La Fiorentina è terza con 13 punti meno della Lazio. Retrocedono in serie B la Salernitana, la Sampdoria, il Vicenza e l'Empoli.

I cannonieri biancocelesti sono Salas con 15 reti e Vieri (I) con 12. I giocatori con più presenze sono Marchegiani con 34 partite e Sergio Conceicao e Mancini con 33.